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- Il calendario Marcialis
RENATO MARCIALIS
Le pennellate di luce danno un’atmosfera caravaggesca al calendario Epson 2015
Luci e ombre.
Epson incontra Renato Marcialis, noto fotografo di food che, grazie alla sua particolare tecnica basata su un suggestivo gioco di luce e ombre, ha dato vita al progetto "Caravaggio in cucina", in cui semplici prodotti della terra assumono la tipica atmosfera dei quadri di Caravaggio.
Il Calendario Epson 2015 si intitola “Luci e ombre”. La scelta di un titolo così evocativo nasce dalla descrizione della tecnica di scatto utilizzata dal fotografo: le immagini, contrassegnate da drammatici chiaroscuri, sono realizzate da Marcialis con vere e proprie pennellate di luce; lo straordinario effetto finale è lo stesso ottenuto da Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, che nel Cinquecento creava i suoi dipinti illuminando i soggetti con una fonte di luce potente ma concentrata, capace di sottolineare i volumi di quanto rappresentato fino a farli uscire improvvisamente dal buio della scena. Così ciascuna fotografia del Calendario Epson 2015 ricorda da vicino una natura morta di Caravaggio, dove l’uso coreografico dei forti contrasti fra ombra e luce coniuga potenza espressiva e sensazione di apparente semplicità, e la carta utilizzata restituisce alle stampe la preziosità di un quadro. Con questo calendario, Epson ha messo ancora una volta alla prova le capacità delle proprie stampanti, sottoponendosi all’esame critico ed esigente di chi ha concepito e creato l’immagine. E ancora una volta il calendario è frutto di un meticoloso lavoro artigianale: realizzato in 999 copie numerate, è composto da 11.988 fotografie originali, prodotte con stampanti, carte e inchiostri Epson, incollate manualmente, una a una.
Renato Marcialis
Le immagini del calendario “Luci e ombre” di Renato Marcialis sono state in mostra all’Urban Center, in Galleria Vittorio Emanuele II, nel cuore di Milano, dal 17 febbraio al 5 marzo 2015 per celebrare i 15 anni del Calendario Epson.
Nato a Venezia nel 1956, Renato Marcialis comincia a lavorare nel 1970 e dopo un’esperienza in uno studio specializzato in meeting aziendali, appena diciassettenne, prosegue la sua gavetta come stampatore da un fotografo di still-life industriale. Con il fratello maggiore Riccardo, già art director affermato, nel 1976 inizia una nuova avventura nella fotografia di enogastronomia. Una collaborazione che durerà ben dieci anni sinché decide di aprire uno studio per conto suo spaziando dalla moda, al reportage, dallo still-life alle riprese industriali. Dal 1992 Renato Marcialis sceglie la fotografia enogastronomica, diventandone uno dei più autorevoli rappresentanti. Collabora alla realizzazione di circa 100 libri, innumerevoli ricettari e cataloghi. Firma servizi fotografici per quasi tutte le redazioni di gastronomia. I riconoscimenti non si fanno attendere: appare negli “inserti“ delle riviste specializzate di fotografia, viene premiato a Venezia con i colleghi Oliviero Toscani e Vittorio Storaro e nello stesso anno vince anche la Golden Mamiya a Numana. Dalle sue sperimentazioni sulla luce nasce il progetto “Caravaggio in cucina”. Il tipico pennello del pittore intriso di colori è sostituito da una luce LED che diventa un vero e proprio pennello di luce con cui Marcialis illumina in fase di scatto, e solo dove opportuno, i soggetti posizionati in un’accurata composizione. Nascono in questo modo fotografie dominate dalla luce, dalle ombre e dai chiaroscuri. La tela canvas Epson su cui le foto vengono stampate, la tecnica fotografica, la qualità di stampa Epson e la vernice di protezione applicata a mano dopo la stampa, portano spesso chi guarda queste immagini a scambiarle per antichi dipinti a olio.